Mercoledi, 12 marzo 2025 - ORE:12:26

Il processo Ruby non si ferma

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Il processo Ruby avrà la sua sentenza

Nessuna anticipazione di giudizio, nessuna manovra dilatoria sulle due istanze di rimessione da Milano a Brescia dei processi Ruby e Mediaset, in cui Silvio Berlusconi è imputato, rispettivamente, di concussione e prostituzione minorile e di frode fiscale.

La richiesta del primo presidente della Cassazione Ernesto Lupo al Tribunale e alla Corte d’appello di «integrare la documentazione necessaria ai fini dell’ulteriore corso della procedura» si riferisce a una serie di informazioni mancanti ma necessarie per decidere, che non riguardano il merito dell’istanza (in cui si chiede il trasferimento dei processi per il «sospetto che il clima giudiziario milanese non sia sereno né imparziale») bensì la procedura.

Molte stranezze accompagnano i passaggi dei processi a carico di Silvio Berlusconi

Nel grosso plico giunto a Roma da Milano, infatti, mancano sia le informazioni relative ai due processi (le imputazioni, il nome delle parti) sia, soprattutto, i documenti attestanti che le istanze sono state regolarmente notificate dalla difesa di Berlusconi.

Un onere, quest’ultimo, che va adempuito entro sette giorni dal deposito, cioè entro il 22 marzo. Pertanto, se tra oggi e domani gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo non avranno depositato in cancelleria la cosiddetta «relata di notifica», cioè la prova che le altre parti del processo hanno avuto conoscenza dell’istanza, quest’ultima verrebbe dichiarata subito inammissibile e potrebbe essere ripresentata soltanto sulla base di motivi «nuovi». Nel frattempo i processi non verrebbero sospesi, salvo rinvii per eventuali «legittimi impedimenti» dell’ imputato Berlusconi o dei suoi “onorevoli” avvocati.


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