Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:16:17

Si rimane sulla volontà di Grillo

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Molto rumore per nulla

Nella giornata di ieri un grillino aveva lasciato intendere che uno spiraglio di governo tecnico ci potesse essere; nella giornata di oggi, invece, Grillo smonta tutto e rimane sulle sue posizioni.

Anche quel governo tecnico che Vito Crimi, ideato dal capogruppo al Senato di M5S, aveva venduto come possibile, è stato respinto dal capo in persona sul suo blog. Fedele al suo no su un eventuale proseguimento di Monti. Si viene a creare un nuovo muro con il Movimento di Grillo.

Crimi, chiaramente richiamato all’ordine dai vertici, ha ritrattato tutto: «Non ho mai parlato di appoggio a governo tecnico». Peccato che lo avessero sentito forte e chiaro in parecchi. «Il M5S — queste sono parole di Grillo — non darà la fiducia a un governo tecnico, né lo ha mai detto. Il governo Monti è stato il governo più politico del dopoguerra, nessuno prima aveva mai messo in discussione l’articolo 18 a difesa dei lavoratori».

PER IL LEADER: «Non esistono governi tecnici in natura, ma solo governi politici sostenuti da maggioranze parlamentari». Perché «il presidente del consiglio tecnico è un’enorme foglia di fico per non fare apparire le vere responsabilità di governo da parte di Pdl e Pdmenoelle». Poi su Twitter ha scritto: «Noi non ci alleiamo coi partiti, noi ci alleiamo con tutti i movimenti e le associazioni».

Nella giornata di ieri, intanto, Santoro ha lanciato il tema di un governo “del tutto tecnico”
Una proposta provocatoria di un governo assolutamente che sicuramente però potrebbe incontrare le negatività di Grillo.

Si tratta di un governo che punta a trovare l’appoggio del Pd e dell’M5S. Ecco, allora Rodotà premier, Cancellieri al Viminale e Zingales all’Economia. Quindi alla Sanità Gino Strada, alla Cultura Salvatore Settis, alla Difesa Fabio Mini, agli Esteri Laura Boldrini, all’Istruzione Milena Gabanelli, al Welfare Maurizio Landini, alle Politiche agricole Carlo Petrini, all’Ambiente Catia Batioli, allo Sviluppo Economico Fabrizio Barca, alla Giustizia Piercamillo Davigo, alle Pari Opportunità Irene Tinagli.

Per i neo eletti, intanto, è vista come una priorità quella di realizzare un ufficio stampa. È probabile che se ne occupi la Casaleggio associati, ma in Rete c’è già chi crea il sito Liberare il Movimento 5 Stelle per liberare i deputati e senatori dall’influenza di Grillo e Casaleggio. Nell’attesa Vito Crimi ha precisato su Facebook: Terremo la barra dritta: la nostra è una rivoluzione culturale”


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