Giovedi, 18 aprile 2024 - ORE:00:43

Renzi lancia pesanti accuse: “Lo stop è arrivato da Roma”

Renzi

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«Per tanti motivi avrei volentieri rappresentato la Regione Toscana. Il gruppo regionale del Pd ha scelto in un altro modo e io rispetto le decisioni del gruppo del Pd. Naturalmente qualcuno mi aveva detto vai avanti tranquillo, non c’è problema ti votiamo, ma poi da Roma è arrivata qualche telefonata per fare il contrario».

Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ai microfoni di Sky Tg24, intervenendo sulla sua mancata nomina fra i grandi elettori toscani per il nuovo presidente della Repubblica. Tirando in qualche modo in ballo i vertici del partito. «Sono cose che succedono», ha aggiunto, «ma io non mi abituerò mai alla doppiezza. Io sono uno che parla una lingua sola. Talvolta anche in modo franco e brutale. Però quello che dico lo dico in faccia. Altri invece ti dicono una cosa in faccia e poi te ne fanno un’altra dietro alle spalle».

Immediata la replica di Bersani

La replica di Bersani non si è fatta attendere. «Nella sequela di quotidiane molestie mi vedo oggi attribuiti non so quali giochini tesi ad impedire la nomina di Renzi a grande elettore per la Regione Toscana», ha detto in una nota il segretario Pd. «Smentisco dunque – ha concluso – di aver deciso o anche solo suggerito, o anche solo pensato alcunché, a proposito di una scelta che riguarda ovviamente e unicamente il Consiglio regionale della Toscana».

Al Tg1m nell’edizione in onda alle 20 di mercoledì 10 aprile, Bersani è tornato a smentire di avere fatto telefonate. «Chiedete a Telecom… Non ho fatto nessunissima telefonata e pregherei di credere che, con tutti i problemi che ci sono, l’ultimo problema è decidere dei 494 nostri grandi elettori chi sia l’uno o l’altro», ha aggiunto il segretario del Pd.

Ci sono state pressioni dall’Emilia

Capitolo chiuso? Niente affatto. Da Firenze, fonti vicine all’entourage renziano, rincarano la dose e spiegano al Corriere che sarebbe stato Valdimiro Fiammenghi, esponente di punta del Pd in Emilia Romagna di stretta osservanza bersaniana, a telefonare al presidente regionale Enrico Rossi e al capogruppo regionale chiedendo di dirottare il sostegno da Renzi al presidente Alberto Monaci.


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