Giovedi, 25 aprile 2024 - ORE:21:03

Niente legge elettorale M5S-PD

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legge elettorale
Dopo i due incontri tra le delegazioni del Movimento Cinque Stelle e del Partito Democratico, si assiste ad una brusca frenata sulla possibile intesa circa la legge elettorale.

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Il monito grillino: “Non c’è più tempo”

Se il primo incontro aveva aperto degli spiragli e il secondo aveva confermato la linea comune, adesso il Movimento dichiara: “Si sta temporeggiando troppo, non c’è più tempo; si ratificano i punti sin qui concordati.” I grillini si sono stancati degli incontri e vogliono passare immediatamente ai fatti, mentre i democratici, dopo aver atteso le risposte sui nodi cruciali della proposta elettorale grillina, rimandano ad un ulteriore incontro. Allo stop grillino, Renzi afferma: “Non hanno fatto in tempo a sedersi al tavolo che subito è arrivata la sconfessione a mezzo blog.” Intanto molti credono che all’interno del M5S la linea Di Maio, ossia la linea del confronto, sia stata sconfessata dopo un lungo scontro interno. È lo stesso vicepresidente della Camera Di Maio a smentire le voci su possibile spaccature.

Il Pd e l’ironia sulla frenata

Dopo la risposta renziana a riguardo, il Presidente del Consiglio non si ferma e continua: “Sono come le targhe alterne, un giorno sì ed uno no. Speriamo di prenderli nel giorno sì“. L’europarlamentare dem Alessandra Moretti ribadisce che il Movimento ha perso un’occasione, mentre il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini accoglie il confronto solo se utile e costruttivo e non se servente alla volontà di frenare il percorso delle riforme già avviato. La democratica Serracchini, invece, visto che il M5S si è defilato, conferma l’apertura a Berlusconi per realizzare le riforme, visto anche che quest’ultimo, dopo l’assoluzione dai capi d’accusa nel secondo grado del processo Ruby, conferma che adesso si procederà più serenamente e velocemente.

Grillo: “Decideranno i cittadini”

Nonostante i grillini abbiano apprezzato l’apertura renziana alle preferenze, sia Grillo che Casaleggio, con una comunicazione appena battuta, smentiscono le accuse democratiche di rinuncia grillina all’accordo e ribadiscono: “Faremo decidere i cittadini sui punti concordati.“; l’intento è quello di mettere al muro il Pd. 

 


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