Martedi, 23 aprile 2024 - ORE:10:17

Matteo Renzi a Milano: avanti con l’Expo

matteo renzi a milano

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Gli scandali sugli appalti dell’Expo 2015, che in questi giorni hanno dettato le prime pagine nazionali, hanno richiamato l’attenzione di Matteo Renzi che stamani si è recato a Milano, incontrando anche alcuni studenti milanesi.

Matteo Renzi a Milano si reca in una scuola

Arrivato con qualche minuto di ritardo, il Presidente del Consiglio ha fatto tappa in un istituto scolastico milanese, accompagnato dal sindaco Giuliano Pisapia. Come sua abitudine, si è soffermato con i più piccoli, vestendo i panni dell’insegnante. Regalando una copia della Costituzione, ha ribadito la centralità  della scuola nel programma di Governo, ha dichiara, infatti: “Sono stati finanziati 10 mila cantieri scolastici.

L’Expo deve andare avanti

Raggiunta la sede dell’Expo, Renzi è stato accolto da alcune proteste organizzate dai centri sociali che si sono scagliati contro il Job Act che, secondo loro, elimina ogni diritto del lavoro. Il Presidente del Consiglio ha ribadito la sua linea: “Lo Stato è più forte dei ladri.“; il Premier  ha negato ogni blocco dell’opera, come vorrebbe Beppe Grillo, precisando che occorre continuare, rivoluzionando la dirigenza e le operazioni sin qui compiute. È una grande occasione per l’Italia, un’opportunità di lavoro, ma, sopratutto, un ottimo volano per il Bel Paese, queste le considerazioni più volte affermate dalla maggioranza.

La nomina di Cantone e il pericolo di una nuova tangentopoli.

Renzi non nega il suo sbigottimento e, cosa peggiore, il timore di un  fenomeno che, oramai, si credeva morto: tangentopoli. L’appuntamento del prossimo anno ha messo in luce una corruzione, in modo particolare nel territorio milanese, mai finita. Il mondo politico presente in questo mala-affare sembra essersi rituffato negli anni anni’90, quando storie simili fecero il giro del mondo. Renzi, però, non crede e non vuole che le grandi opere si fermino per episodi simili, seppur gravi, occorre, invece, continuare: “Siamo convinti che il governo possa incoraggiare e sostenere l’iniziativa con strumenti quali la semplificazione amministrativa e burocratica e rispettando le scadenze.” Significativa, in questo passaggio è stata la nomina “del dottor Cantone come presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Non è un cappello che mettiamo ex post, ma l’idea che il Paese possa rispettare le leggi e impegnarsi perché i cittadini perbene e onesti tornino a sentirsi orgogliosi della pubblica amministrazione.”
Raffaele Cantone è un noto magistrato italiano che per anni ha combattuto la malavita organizzata, la sua nomina, infatti, è stata ben accolta. 


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