Giovedi, 25 aprile 2024 - ORE:10:52

Letta incontra Hollande e parla di progetti

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Da Berlino a Parigi e, infine, Bruxelles. Enrico Letta passa nello spazio di ventiquattro ore dalla cristianodemocratica rigorista Angela Merkel, al socialista anticiclico François Hollande e a quello meno perturbato Elio Di Rupo, prima di incontrare i presidenti delle istituzioni comunitarie. Un’ora abbondante e un ottimo incontro con il francese, una faccia a faccia più breve e comunque cordiale con il belga. Il premier si presenta, promette coerenza con gli impegni europei e auspica che l’Europa faccia altrettanto. Quando termina l’incontro all’Eliseo, ribadisce convinto la sua fiducia nel progetto d’integrazione continentale e auspica che, al summit europeo di fine giugno, «senza perdere tempo, l’Europa si metta in condizione di fare il massimo per la crescita, che non è alternativa alla stabilità di bilancio, ma va perseguita con la medesima determinazione». In questo, come nel dargli un caloroso benvenuto nel club europeo, i suoi interlocutori sono apparsi tutti d’accordo.

Anche in Europa si parla di ingovernabilità

Il progetto a dodici stelle gli pare essere il centro di tutto – «l’Europa vista come matrigna porta all’ingovernabilità» – , circostanza che spiega il viaggio nelle tre capitali di queste ore. I due leader si intendono. «Se le politiche della crescita sono globali, allora è possibile far ripartire la fiducia – afferma il premier dopo la sessione con Hollande-. Ma se questa dimensione europea non c’è, tentare di compiere in Italia scelte che non si vogliono fare in Europa è come scalare una montagna, non ce la possiamo fare».

Confermate le scelte del Governo

Il che porta direttamente all’adesione del nuovo governo agli obiettivi concordati dal predecessore Monti con Bruxelles: «A Van Rompuy e Barroso confermerò la scelta del nostro governo, quella di mantenere gli impegni presi con l’Unione europea e di fare all’interno di questi le scelte che riterremo necessarie per trovare gli spazi di riduzione fiscale che consentano alle persone di avere più lavoro e possibilità di consumo». Cercherà di tagliare le tasse senza sforare dal percorso virtuoso. Compito complesso, ma il premier esprime fiducia.


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