Mercoledi, 12 marzo 2025 - ORE:12:14

L’ UE chiama, l’Italia si nasconde

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Dubbi italiani… solo tanti dubbi..

In Europa, l’abbiamo capito, non ci sono alternative. È possibile ottenere un rinvio di un anno o, ancora, 2 per ottenere il pareggio di bilancio. Lo sconto dal monte deficit/debito di alcune spese per creare lavoro.
Non è il massimo ma, con certezza, aiuta. Anche la stessa Unione Europea, dunque, ha già deciso di smettere di essere solo e soltanto austerity di bilancio e fiscale.

L’Italia può usufruire di qualche decina di miliardi in un paio di anni tra rinvio del pareggio e sconto sul deficit/debito.

Questo è possibile soltanto a condizioni di andare in Europa e mettersi d’accordo.

D’accordo, soprattutto, sulle spese capaci di creare occupazione e di rinviare il pareggio di bilancio. Ovviamente, neanche a dirlo, questo non significa ricominciare fare debito e deficit come prima.
In Italia, ovviamente, questi impegni hanno un valore “differente”. Pensione a 60 anni significa soltanto utopia. Molto meglio 65 anni. L’Imu rimane e guai a chi la tocca. Mille euro al mese di sostegno per i disoccupati è una favola molto meno realistica di quelle di Biancaneve e Cenerentola.

Tagli, tagli e ancora tagli. Un “valido” governo, in una situazione di questo tipo, riesce, nel giro di due anni, al massimo, a non mandare il paese in deficit.

Accettate queste condizioni si punta forte sulla Bce. Quest’ultima ha il compito di proteggere il paese da quel drago a tre teste che, ormai, è diventato lo spread.

Per chi non lo sapesse, quindi, questa è la situazione attuale del nostro paese.


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