Giovedi, 25 aprile 2024 - ORE:17:50

Il programma dettagliato di Matteo Renzi: La svolta buona

programma dettagliato di matteo renzi

programma dettagliato di Matteo Renzi

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Come annunciato, Mercoledì 12 Marzo sarebbe stato il giorno della svolta della politica italiana anche nel modo di presenziare alle conferenze stampa. Matteo Renzi, infatti, ha presentato il piano di rilancio con una modalità estremamente nuova.

Un’Italia tutta europea: ecco il programma dettagliato di Matteo Renzi

Il semestre europeo di presidenza, che inizierà il prossimo primo Luglio, comporterà l’assunzione di vere e proprie responsabilità per l’Italia che deve agire in tempo senza aspettare ulteriormente e senza imposizioni dalle istituzioni europee, queste in sintesi le indicazioni del Presidente del Consiglio.  L’agenda prevede la riforma della pubblica amministrazione ad Aprile, la riforma del fisco a Maggio e la riforma della giustizia a Giugno. Una vero e proprio restyling per il Bel Paese che prevede: trasparenza assoluta per tutte le spese dello Stato; riequilibrio degli stipendi dei manager pubblici che non devono superare il guadagno del Presidente della Repubblica; dichiarazione fiscale pre-compilata a casa; fatturazione elettronica; superamento dell’attuale sistema di TAR.

Parola d’ordine: buon esempio per la svolta buona dell’Italia

La politica deve dare il buon esempio” questo il monito di Renzi che prevede, per la politica nazionale, una vera e propria rivoluzione. Sicuro del primo si alla Camera sulla riforma elettorale (di cui parliamo in modo approfondito qui), che, qualora passi integralmente al Senato, prevederà una governabilità maggiore, la rappresentanza territoriale, l’eliminazione del ricatto dei micro-partiti e delle larghe intese, il Presidente del Consiglio annuncia le prossime mosse, prima fra tutte la riforma del Senato. Vero scoglio di questi ultimi mesi politici, il Senato, secondo le indicazioni renziane, lascerà il posto alla Camera degli enti locali che non dovrà dare la fiducia al Governo, ma collaborerà nella redazione delle leggi. Coloro che avranno accesso in quest’aula non dovranno percepire alcun euro. Percorso parallelo al Senato è la riforma del Titolo V che prevederà l’eliminazione delle provincie e lo stop della legislazione concorrente. Messe all’asta le auto blu, Renzi abolisce il CNEL, ovvero il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e apre le porte all’iter parlamentare per l’istituzione del Garante per l’Autorità sulla corruzione il cui candidato è il magistrato anti-camorra Raffaele Cantone.

La svolta economica

Il piano economico, da giorni annunciato e atteso, fa il suo ingresso ufficiale. Anzitutto la novità riguarderà il pagamento, entro Luglio, di quasi 68 miliardi di debiti della pubblica amministrazione che permetteranno allo Stato di avere un introito successivo sul capitolo IVA. Collocati 3,5 miliardi per la missione scuola sicura che incentiverà, secondo Renzi, l’edilizia italiana, mentre per la missione terra ferma sono stati collocati 1.5 miliardi,  per tamponare, al momento, le emergenze ambientali.

Irap o Irpef?

Il dibattito, che aveva occupato i notiziari nei giorni scorsi, tanto da vedere un vero contrasto tra Confindustria, che premeva per la diminuzione dell’Irap per le imprese, e i sindacati, che premevano per la diminuzione dell’Irpef, viene chiuso definitivamente. Per le imprese vi è la diminuzione dell’Irap del 10%, la diminuzione del costo dell’energia del 10% e, approvando un decreto attuativo del precedente governo, una diminuzione, da Maggio, del costo dell’INAIL. La riduzione dell’Irap sarà finanziata dall’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, che passa dal 20 al 26%. Per i lavoratori, invece, vi è la diminuzione dell’Irpef di 10 miliardi di euro che, al netto, comporterà un aumento totale annuo di 1.000 euro per chi guadagna meno di 1.500 euro. L’operazione è finanziata in parte dalla spendig review, in parte dalla diminuzione del costo del debito, visto che lo spread si mantiene relativamente basso, e dalla possibilità di utilizzare parte dello 0,4 % rimanente del rapporto deficit/pil (secondo le previsioni, infatti, si raggiungerebbe lo 2,6, manca lo 0,4 per toccare la soglia massima del rapporto, fissata al 3%).

Le novità sul lavoro

Annunciate anche le mosse sul lavoro che, però, prenderanno avvio nei prossimi mesi. Anzitutto aumenta il fondo per la ricerca e viene istituito un fondo per le imprese sociali. Le linee programmatiche sull’operazione prevedono la semplificazione dell’apprendistato e l’istituzione del nuovo codice del lavoro con importanti novità sul fronte maternità, assegno di disoccupazione, che sarà dato secondo criteri ancora da definire, e revisione della normativa sugli assegni sociali.

Apprezzamenti e critiche

Il Pd apprezza la mossa renziana tanto che la minoranza cuperliana fa sapere che ha gradito totalmente il piano presentato. Il Nuovo Centro Destra, per voce di Alfano, dichiara che ciò è il frutto anche delle idee dei suoi portavoce presenti al Governo come la non tassazione sui bot e l’eliminazione di ogni possibile patrimoniale. Sul fronte delle opposizioni, le critiche maggiori arrivano da M5S e Forza Italia che considerano le parole di Renzi solo sogni, visto che le coperture presentate sono inimmaginabili. Da segnalare, nel giorno della svolta, la voce negativa della Banca Centrale Europea che, in riferimento ai conti italiani dello scorso fine anno, quando ancora c’era Letta al Governo, segnala il mancato rispetto degli impegni che l’Italia aveva assunto. La BCE, pertanto, auspica un importante e tempestivo intervento.


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