Venerdi, 29 marzo 2024 - ORE:08:36

Grillo, Berlusconi e Salvini tutti in linea contro Napolitano

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Il 2014 è pronto a fare irruzione nello scenario litigioso e sempre più confuso della politica italiana, nonostante il giorno di san Silvestro, ultimo dell’anno, inviti tutti alla distensione. Il pomo della discordia, per questo 2013 in chiusura, è il tradizionale discorso di fine anno, a reti unificate, del Presidente delle Repubblica; per la prima volta nella storia italiana, a prendere la parola sarà il Capo dello Stato uscente, Giorgio Napolitano, riconfermato, a conclusione del suo settennato, nell’aprile scorso. Le accuse rivolte a Napolitano sono molteplici: dallo stravolgimento della Costituzione all’introduzione del regno di re Giorgio; dall’assunzione di compiti propri del Presidente del Consiglio dei Ministri, mansioni a lui sconosciute per la Carta Costituzionale italiana, all’uso del ricatto politico, qualora il Parlamento non s’impegni ad attuare le riforme promesse.

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Grillo, Berlusconi e Salvini compatti contro Napolitano

Per ironia della sorte, nonostante le dovute differenze, Grillo, voce storica del Movimento Cinque Stelle, il già Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, leader della neonata Forza Italia e il neo segretario della Lega, Matteo Salvini, si trovano concordi nella linea contro Napolitano. Beppe Grillo, qualche giorno addietro, ha fatto sapere che boicotterà il discorso del Presidente, proponendo un contro messaggio in diretta web che si preannuncia una bomba per la politica italiana, invitata nel post “L’ultimo cenone“, pubblicato stamani nel blog del movimento, ad abbuffarsi per questo 31 dicembre 2013, perché, dopo le menzogne raccontate agli italiani, sarà “condannata a morte” dai cittadini stessi. Forza Italia, invece, si spacca al suo interno, e fra gli stessi falchi, accusati di aver aperto la frattura con i filo-governativi del NCD, Nuovo Centro Destra targato Angelino Alfano, vi sono stati i primi distinguo fra chi seguirà il discorso del Capo dello Stato, visto come rispetto delle istituzioni, e chi, invece, sulla scia grillina, preferirà spegnere la tv o vedere altro, una linea, questa , seguita anche dal segretario leghista Salvini, essendosi fatto promotore della campagna “Spegniamo Napolitano“.

Botta e risposta tra Cicchitto e Minzolini

Fabrizio Cicchitto, esponente del NCD, definisce ridicola l’iniziativa di alcuni ex amici di Forza Italia; immediata, però, la replica del senatore forzista Augusto Minzolini che, ridicolizzando le scelte del Nuovo Centro Destra, accusa Cicchitto di invecchiar male, vista la sordità agli appelli degli italiani. Nel frattempo escono le prime dichiarazioni sul contenuto del messaggio che Napolitano pronuncerà stasera, e vi è chi scommette, come l’amico Macaluso, che saranno annunciate le  sue dimissioni entro l’estate, qualora la politica non s’impegni a riformare il Paese, clausola rivelata dallo stesso Napolitano in occasione del suo secondo giuramento alle Camere.

letta renzi

Il Governo Letta, sullo sfondo appena descritto, pare muoversi in un campo minato. Lo stesso PD, definitosi per voce del neo segretario, Matteo Renzi, azionista di maggioranza dell’esecutivo, fa la voce grossa; da più parti si richiama “al fare”, constatato l’immobilismo del Governo. Una politica sempre più incerta, ma, nonostante le tante difficoltà socio -economiche del Paese, le stime per l’Italia sembrano essere più rosee.


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