Mercoledi, 24 aprile 2024 - ORE:02:06

Fiori d’arancio e lancio dei confetti: il sogno di Nichi Vendola

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E dopo il coming out di Ricky Martin ecco che Nichi Vendola fa una dichiarazione che ha lasciato tutti allibiti:  «Mi voglio sposare, aspetterò, lo voglio fare all’altare con le parole del prete: “Nella buona e nella cattiva sorte, finchè morte non vi separi»” e chiede alla politica italiana di rispettare il suo progetto. Alla festa Democratica di Reggio Emilia Nichi Vendola ha detto parole che non si aspettava nemmeno uscissero dalla sua bocca, il fortunato? Ed Testa, grafico crativo italo-canadese di 35 anni, una convivenza di 8 anni alle spalle. Vanity Fair (N.37 del 19 Settembre 2012) ha intervistato il leader di Sinistra ecologia e libertà.

Vendola, il suo compagno è una persona molto riservata: come ha preso questa dichiarazione pubblica?

«Diciamo che lui era all’estero e non abbiamo avuto modo di confrontarci»

C’è una data di nozze fissata? Magari in Canada, paese di origine del suo compagno, dove le nozze gay sono legali dal 2005?

«Nessuna data, ma mi piacerebbe farlo nella mia terra. E non avevo concordato con lui le parole che ho detto alla Festa, perchè non le avevo concordate neanche con me stesso.»

Ne avrete palato, prima, di volervi sposare.

«Tante volte. Sposarci è sicuramente un nostro desiderio. Solo che adesso lo sanno tutti. Non è la prima volta che mi capita di dover rompere un recinto, di violare il mio diritto alla privacy e quella riservatezza che si vorrebbe come riparo all’invasività delle luci della ribalta»

Come l’hanno presa le rispettive famiglie?

«Il mio compagno ed io siamo una coppia fortunata, perché le nostre famiglie hanno un rapporto forte, c’è stata una crescita di tutti, assieme alla nostra vicenda»

Diventerà un simbolo delle nozze gay?

«Mi è successo spesso nella vita di trasformarmi in una specie di bandiera, il mio corpo che diventa una bandiera»

L’immagine è suggestiva.

«Ma la sostanza è stressante. Ho una serie di primati: sono stato forse il primo nella mia terra, a dire della mia omosessualità, il primo politico a farne una battaglia, il primo parlamentare gay dichiarato. In questo, credo di aver contribuito al mutamento dei costumi della società italiana»

Convive con il suo compagno da circa otto anni, quasi un matrimonio fatto di tavole apparecchiate, spesa, bollette, magari conto comune in banca.

«La nostra non è una convivenza clandestina: abbiamo scelto di vivere nel centro storico del mio paese, davanti al mercato dell’ortofrutta, nel cuore più brulicante della comunità. Non ci siamo rifugiati in un quartiere anonimo di una città. Ma il matrimonio è una cosa diversa, va regolamentata»

A Milano il sindaco Pisapia ha istituito un registro delle unioni civili, dove vengono riconosciute le coppie di fatto. Non è sufficiente?

«È il massimo che può fare.Non si può chiedere a un sindaco di cambiare  il Diritto di famiglia o la Costituzione, come invece si può fare in Parlamento, che lavora per tutti»

Non può bastare una legge dello Stato che tuteli i diritti delle coppie di fatto?

«È anche bello costruire un momento solenne di festa, di assunzione di responsabilità di fronte alla propria comunità. la ritualizzazione dei progetti d’amore appartiene alla storia delle civiltà, e io mi sento innervato dalla storia del nostro Paese. I sogni d’amore si coronano con i fiori d’arancio, il lancio dei confetti e anche dentro un rito fatto di parole impegnative. Quelle dette sull’altare del prete “Nella buona e nella cattiva sorte, finchè morte non vi separi»”.Può essere bello o indifferente ma deve essere per tutti. Omo o etero, ognuno deve decidere per quello che gli pare, ma deve avere lo stesso ventaglio di chance.»

Lei cattolico, parla di altare, di prete: sarà difficile convincere la Chiesa.

«Le confessioni religiose regolano queste cose secondo i propri convincimenti morali. Io alla mia Chiesa, da cattolico e cristiano,chiederei un supplemento di ascolto delicato, un embargo degli anatemi e delle parole che a volte feriscono»

Lei e il suo compagno pensate di adottare bambini?

«Vorrei evitare parole che mettano in gioco il mio compagno. Queste sono decisioni che si prendono in due e non è giusto che io parli per lui»

Allora mi dica che cosa pensa lei dell’adozione di bambini da parte di coppie gay.

«Già oggi in Italia ci sono famiglie di nuovo tipo, che adottano bambini o fanno figli con la fecondazione assistita, ma dentro un percorso che le porta all’estero.penso che la genitorialità sia un fatto culturale e ho un approccio molto critico  verso le culture di tipo biologistico. il vero padre non lo definisce  il seme, ma lo desumi dalla relazione e dalla capacità di crescere un bambino»

Dunque, favorevole. Ricky Martin ha due bambini avuti da una mamma «in affitto»: pensa a una famiglia come la sua?

«Ho visto il documentario sul coming out di Ricky Martin e l’ho trovato bellissimo, mi ha molto colpito, è stato come una scossa elettrica. Mi pare che Martin sia un padre meraviglioso. E che il suo coming out non sia stato solo un disvelamento del proprio orientamento sessuale, ma un ricominciamento della propria vita»

Anche lei è figlio e anche lei ha fatto un coming out. Come è stato accolto in famiglia?

«Credo sia stato esemplare dei tempi che abbiamo vissuto. Il rapporto è stato difficile, complesso, conflittuale per tanti anni. I miei genitori hanno avuto, nel tempo, il grande merito di non chiudere mai la saracinesca, di non chiudersi nel castello dei propri pregiudizi. Hanno saputo col tempo metterli in discussione, hanno saputoaccogliermi, ascoltarmi fino al momento “politico” della mia dichiarazione d’orgoglio: il mio pride è stato anche il pride dei miei genitori, fino a una totale compartecipazione della mia vita sentimentale»

Adesso saranno contenti della sua intenzione di sposarsi

«Mio padre non c’è più. C’è la partecipazione della mia mamma»

Come giudica il passo della sua collega del Pd, paola Concia, che è andata in Germania per unirsi con la sua compagna, tedesca, nel «patto di partenrship» previsto dalla legge di quel Paese?

«Ne sono stato molto ammirato. E ho parecchio sofferto per la provocazione che poi, a Roma, si è trovata ad affrontare»

Si riferisce a quando Giovanardi, del Pdl ha detto che le nozze della Concia non avevano a che fare col matrimonio come è disegnato dalla Costituzione:tra uomo e donna.

«Sì, in quel momento si è tentato di montare un clima negativo e polemico. C’è chi non immagina quanto sia complesso,duro e faticoso tenere in equilibrio la vita privata e quella pubblica. E un atto così importante e intimo -la scelta di contrarre un matrimonio- può essere sporcato da polemiche che brutalizzano la sua densità sentimentale, emotiva e culturale. Politica e vita privata sono realtà complicate sono realtà complicate da far convivere»

Lo dimostra il caso di Rosario Crocetta, Pd e gay dichiarato: si batte contro Claudio Fava, il vostro candidato alla presidenza della Regione Sicilia, e ha detto che in caso di vittoria non farà più sesso.

«Un’idea che lo qualifica molto male. Gli uomini politici che hanno una vita privata squilibrata, che immolano la propria vita sessuale sui doveri della vita pubblica, chiedono alla vita pubblica un soddisfacimento che non ti può dare, rischiano un rapporto nevrotico con tutto, dentro e fuori loro stessi. Auguro a tutti i politici una vita sentimentale e sessuale soddisfacente, per avere ruoli sereni nei confronti del pubblico»

Finora, molto spesso i politici hanno adottato il binario «vizi privati e pubbliche virtù ».Si dice siano diversi i gay in parlamento, tra loro anche quelli che contrastano le nozze omosessuali.

«Quella sera con la Bindi, a Reggio Emilia, mente ragionavo difendendo il matrimonio gay, pensavo che la mediocrità della politica, questo suo essere intrisa di doppiezza, ha interferito con i miei desideri e con i miei diritti. Il ritardo della modernità dell’Italia è una palude nella quale sono state risucchiate le nostre vite»

La sua battaglia rischia di spaccare di nuovo la colazione di sinistra alle prossime elezioni: il presidente Pd Rosy Bindi e il «rottamatore» Matteo Renzi sono contrari alle nozze gay. Renzi ha anche aggiunto che le adozioni gay sono un tema ancora più spinoso.

«Intanto,la mia uscita ha polarizzato il dibattito attorno a due alternative:matrimonio gay o riconoscimento delle coppie di fatto. Il dibattito non è più “coppie di fatto si coppie di fatto no”, e questo è un formidabile avanzamento. Con il cattivo realismo, quello che si ispira a piattaforme minimaliste, non abbiamo mai ottenuto nulla. L’Italia è una situazione di assoluta vergogna, non abbiamo neanche una legge contro l’omofobia»

Ma la coalizione di sinistra: se si spacca?

«Rispetto un’alleanza che guarda al futuro. L’attuale premier Mario Monti, che rispetto, per me è il passato. Con la nostra alleanza, invece, lavoro per costruire un’agenda dei diritti sociali, civili, di libertà. È bello se in questo campo si apre una gara alle ide. Io voglio partecipare a questa gara.»

Con il suo compagno?

«Lasciamolo stare. È una persona talmente bella…»

 

 


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