Dopo la Boccassini anche Pietro Grasso attacca Ingroia

Pietro Grasso: “Paragone con Falcone fuori luogo“

Dopo la Boccassini anche Pietro Grasso non lesina critiche ad Antonio Ingroia per la sua frase di paragone nei confronti di Giovanni Falcone. Ecco quanto riportato durante un’intervista a Repubblica, Il capolista del Partito Democratico per quanto concerne il Senato nel Lazio è andato giù duro:

“Falcone, nella sua vita professionale, subi’ di tutto, cose enormi, di fronte alle quale
impallidiscono i riferimenti di Ingroia”

Per Grasso, dunque, il confronto con Falcone “e’ fuori luogo” ma anche il semplice legame “e’ errato”:

“Falcone non si è mai candidato in politica, e non era neanche in programma che ci andasse. Ci si avvicinò in
un ruolo strettamente specialistico e soltanto perché’ gli era stato proibito di proseguire le inchieste. Ad ogni modo, per la sua scelta, ha subito violenti attacchi dai magistrati e dai politici. A quell’epoca magistrati del calibro di Caselli e dello stesso Borsellino sottoscrissero una fondamentale lettera. E divenne indispensabile un decreto legge e, in seguito, il voto di fiducia per far passare l’idea della Direzione nazionale antimafia”.

Grasso replica alle pesanti disapprovazioni rivolte alle toghe che passano in Parlamento:

“Un conto è esercitare l’azione penale ed entrare in politica senza soluzione di continuità, un conto è farlo dopo un periodo di stacco. Io ho esercitato l’atto penale per l’ultima volta nel 2005, da Procuratore capo a Palermo, poi ho svolto niente più che un ruolo di coordinamento. Nessuno può persuadere che abbia adoperato il mio ruolo per fini politici”.

La politica ormai tocca anche altri passaggi, appare molto più che evidente.