Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:03:32

D’Alema: “Non possiamo escludere Matteo Renzi”

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“Non credo che ci sia stata nessuna telefonata da Roma, ma quel voto è stato un errore ma è dipeso da questioni locali”. Così Massimo D’Alema, parlando con i giornalisti a Firenze dopo un colloquio con Matteo Renzi, ha commentato l’esclusione del sindaco dai grandi elettori della Regione Toscana per scegliere il prossimo Presidente della Repubblica. “Penso che Renzi avrebbe potuto benissimo far parte della delegazione toscana – ha osservato – ma sono questioni dipese da dinamiche locali. Non credo che nessuno da Roma telefoni per dire votate così o votate cosa'”.

D’Alema: “Io non sono tra i candidati”

“Io non sono candidato, non ci sono candidati – ha detto D’Alema a proposito del Quirinale – E’ stato scelto un metodo di ampia condivisione ed è in corso una consultazione che è condotta da Bersani per scegliere un candidato o una candidata di alto profilo che abbia il più alto consenso possibile. Chi sarà il candidato lo dirà Bersani”.

Quanto all’esecutivo, “si è fatta una scelta di partire con l’elezione del Capo dello Stato: se si creerà un clima di sufficiente convergenza, diverso nell’elezione del Presidente della Repubblica, può darsi che questo possa aprire la strada a una soluzione per il governo. Adesso sinceramente – ha aggiunto – mi pare che il tema del governo venga dopo. Ho visto che l’onorevole Maroni vorrebbe che se ne discutesse prima, però è stato deciso diversamente”.

Non ci sono pericoli di scissione all’interno del Pd

Poi, a una domanda sul rischio di un’eventuale scissione all’interno del Pd, ha risposto: ”Non vedo nessun pericolo di scissione. Non mi pare che ci sia un problema di questo tipo”.

L’incontro con il sindaco di Firenze si è tenuto a Palazzo Vecchio ed è durato poco più di un’ora. “Con Matteo Renzi c’è stata una lunga, cordiale e amichevole conversazione – ha riferito l’ex presidente del Consiglio – Due come me e Renzi che, stando a quel che si dice, dovrebbero scindersi, vengono invece da una lunga e cordiale conversazione”.

“Abbiamo parlato della situazione del Paese e delle prospettive, ci siamo scambiati opinioni sul modo in cui dobbiamo lavorare insieme per trovare una via di uscita a una condizione che è molto difficile – ha spiegato – Il nostro dialogo è stato molto utile, molto positivo, molto amichevole”.

“Io non ho mai attaccato Renzi, era Renzi che attaccava me – ha proseguito – In campagna elettorale sono venuto a Firenze tessendo gli elogi di Renzi e allora gli dissi che avevo apprezzato il modo in cui stava dando una mano a Bersani nel corso della campagna elettorale, dimostrando spirito di partito”. E sempre parlando di Renzi, rispondendo a una domanda dei giornalisti, D’Alema ha aggiunto: “Io non lo ritengo vincente perché non ci sono le elezioni. Renzi lo ritengo però una delle personalità importanti di questo partito”.


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