Giovedi, 25 aprile 2024 - ORE:07:09

Affair De Girolamo: il Ministro si dimette

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La fine dell’affair De Girolamo: si dimette

L’esecutivo Letta non sembra navigare su acque sicure; l’affair De Girolamo ha trovato una sua definitiva conclusione con le dimissioni, accettate dal Presidente del Consiglio Letta, dell’ormai fu Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo. A onor di cronaca, qualche settimana addietro, l’ex Ministro era stata coinvolta nella vicenda ospedaliera del beneventano e pertanto chiamata ad intervenire alla Camera per darne comunicazione. Ieri sera, però, la De Girolamo, dopo aver parlato con Angelino Alfano, Vicepresidente del Consiglio, Ministro degli Interni e leader del Nuovo Centro Destra, ha presentato le sue dimissioni a Enrico Letta che, meravigliato, le ha immediatamente accettate.

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È stato Alfano ad aver chiarito meglio la situazione, dichiarando la sua insistente persuasione affinché la De Girolamo rimanesse: “Non sono riuscito a convincerla; Nunzia si è sentita abbandonata, avrebbe preferito un maggiore intervento del Presidente Letta, visti i rapporti di amicizia fra i due. Nonostante ciò il NCD non cambia la sua posizione: rimane leale al Governo“. Fra l’ex Ministro ed Enrico Letta vi è stata sempre una profonda amicizia, visto che Francesco Boccia, deputato del Pd, è marito della dimissionaria e amico di partito del Presidente del Consiglio. Le dichiarazioni a riguardo della De Girolamo mostrano tutta la sua amarezza, partendo proprio dalla plateale e ingiustificata assenza di Enrico Letta quando l’interessata ha chiarito la sua posizione di fronte alla Camera dei Deputati, cosa non verificatasi nelle vicende Cancellieri e Alfano.

In questi ultimi casi, invece, il Presidente Letta non solo garantì la sua presenza in aula, ma si espresse in merito, garantendo la piena fiducia sia al Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, coinvolta nel caso Ligresti che al Ministro degli Interni Alfano, coinvolto nel caso Shalabayeva. Renato Schifani, capogruppo del NCD al Senato assicura la tenuta della maggioranza e chiarisce: “Se da un lato viene meno un nostro ministro, dall’altro acquistiamo una risorsa importante per il partito“.  Al contempo, Schifani nega ogni possibile rientro dell’interessata tra gli scranni di Forza Italia.

Renzi e la legge elettorale

Le fibrillazioni del Governo non sono finite, Matteo Renzi, infatti, stamani, ha dichiarato che ogni assalto alla diligenza sul testo dell’italicum, che il 29 arriverà in aula alla Camera e che oggi vedrà presentare gli ultimi emendamenti da parte dei partiti, farà saltare tutto, anche il governo, tornando così alle elezioni con il sistema uscito dalla sentenza della Corte Costituzionale, ovvero il proporzionale. “Se si continua con le riforme -conclude Renzi- si andrà avanti anche fino al 2018“.


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